
Cresce l’attesa per il successore di “Meds”, l’ultimo disco in studio dei Placebo. La band ha lavorato a Toronto con il produttore David Bottrill. Sul sito ufficiale è possibile vedere qualche scatto catturato dallo studio di registrazione.
Dalle dichiarazioni del bassista Stefan Olsdal emerge che il nuovo lavoro segnerà l’abbandono delle sonorità elettroniche, con le quali la band si era cimentata negli ultimi tempi, per lasciare spazio a sound marcatamente rock. Tra le fonti di ispirazione, Olsdal cita PJ Harvey e i My Bloody Valentine. Brian Molko e soci, c’è la new entry Steve Forrest ex membro degli Evaline (che ricordiamo sostituirà Steve Hewitt alla batteria) nella lineup, pubblicheranno il prossimo 8 giugno “Battle For The Sun”, l’atteso successore di “Meds” che risale al 2006.
Il singolo omonimo, “Battle For The Sun” , farà da apripista all’intera opera. Brian ha dichiarato:
“Abbiamo realizzato un album ottimista, che parla di scegliere la vita, mettersi alle spalle l’oscurità ed andare incontro alla luce. Non è possibile rimuovere il buio perché è lì, c’è, e bisogna farci i conti; è una parte di noi stessi, ma crediamo che sia meglio scegliere di proiettarsi in avanti, verso la luce del sole”.
Dalle dichiarazioni del bassista Stefan Olsdal emerge che il nuovo lavoro segnerà l’abbandono delle sonorità elettroniche, con le quali la band si era cimentata negli ultimi tempi, per lasciare spazio a sound marcatamente rock. Tra le fonti di ispirazione, Olsdal cita PJ Harvey e i My Bloody Valentine. Brian Molko e soci, c’è la new entry Steve Forrest ex membro degli Evaline (che ricordiamo sostituirà Steve Hewitt alla batteria) nella lineup, pubblicheranno il prossimo 8 giugno “Battle For The Sun”, l’atteso successore di “Meds” che risale al 2006.
Il singolo omonimo, “Battle For The Sun” , farà da apripista all’intera opera. Brian ha dichiarato:
“Abbiamo realizzato un album ottimista, che parla di scegliere la vita, mettersi alle spalle l’oscurità ed andare incontro alla luce. Non è possibile rimuovere il buio perché è lì, c’è, e bisogna farci i conti; è una parte di noi stessi, ma crediamo che sia meglio scegliere di proiettarsi in avanti, verso la luce del sole”.
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